Dopo la pioggia

Nuvole imperfette

s’addensano nel cielo,

sale un afrore muschiato di umide zolle

mentre gocciolano ancora

tenere foglie gonfie di primavera.

Il violazzurro della borragine in fiore,

il giallo degli scatenati euryopsis,

le cotonose sfere del tarassaco

proteggono il sonnecchioso

riposo delle tartarughe,

e i bombi si tuffano

nelle corolle dei bianchi fiori dei meli,

e rosei lombrichi muovono,

sinuosi, passi di danza nella terra smossa.

Qui, nella voce dell’irrorato giardino,

trovo la mia dimora sospesa

tra il suono della vita

e l’incauto, precario, umano cammino.

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