
grovigli
Ritorta è l’anima che custodisce un cuore ardente diluito in vite stagnanti. Continua a leggere grovigli
Ritorta è l’anima che custodisce un cuore ardente diluito in vite stagnanti. Continua a leggere grovigli
“Che moltitudine di teste innanzi a me!” si stupì il gelsomino. “Chissà perché mi stanno tutte così vicino“. “Sniffate a fondo, sorelle” disse quella di più bella presenza. “Sballeremo in fretta con questa fantastica essenza“. Che gran successo lo spaccio gratuito di fronte al gelsomino! Continua a leggere Rave garden
Silenziose e pazienti, oscillando attendono dignitosamente la quotidiana trasfusione di umanità, mentre liberi gabbiani, chiassosi e irrequieti, volteggiando scrutano e ricercano argentei guizzi di vita. Continua a leggere barche
Forse che quella che chiamiamo rosa cesserebbe d’avere il suo profumo se la chiamassimo con altro nome? (William Shakespeare) Continua a leggere Rosa, rosae, rosam
Mi danno il titolo di palla gonfiata, proprio a me, così riservata! Vivo nell’ombra, bevo acqua, non emano odori il mio unico vezzo è cambiare i colori. Chiamatemi allora palla colorata, anziché palla gonfiata. Continua a leggere Ortensia
“Ti assilla un seno di vergine, poeta nero, poeta inacidito, mentre la vita bolle, e la città arde, e il cielo si riassorbe in pioggia, e la tua penna graffia al cuore della vita.” Continua a leggere Poeta nero (estratto) – A. Artaud
(drabble monovocalico in E) Ernesto, splendente trentenne, nel verde Eden terrestre mette nelle tre ceste mele renette, pere e pesche. “Le vedete, severe servette? Belle, tenere e fresche: prendetele per le Feste”. Helène, svedese, freme. Renée, senese, preme: “Che le prezzereste?” “Per te, sette cents”. “Le tre ceste?” “Benedette serve” gemette Ermete “prevedete scender pelle e fendere ‘ste vene? Credete me demente?, Sette cents l’essente”. … Continua a leggere Vendere merce
L’insegnante di scrittura creativa sottolineava l’importanza di non utilizzare aggettivi banali o accostare vocaboli scontati: niente selva oscura, acqua cheta o estate torrida. Poi mi imbatto in Lansdale e leggo: “Soffiava una leggera brezza, e il cielo era limpido come la coscienza della Vergine Maria” “Nella stanza da letto lo specchio sopra il cassettone era rotto, il materasso tagliato e l’imbottitura di cotone sparpagliata in … Continua a leggere Scrivere
Dimenticatosi definitivamente della dimora domestica, dalla dimora difensiva, davanti distese desolate, Drogo declama: “Diamine, Devastatori dovrebbero delinearsi dal deserto” (dileguatisi da decenni). Doviziosi drappelli dotati di durlindana dettano draconiane disposizioni: divieto di diserzione, disobbedienza, disarmo. Darsi daffare, difendersi dai demoniaci dominatori. Distruggerli, debellarli. “Delucidatemi date discesa”, domanda Drogo. Difficile definirle. Domani, dopodomani, domenica … Dieci, duecento, duemila dì … Dimostrare disciplina durante dubbi. Differiranno discesa? … Continua a leggere Il deserto dei Tartari
Quando pensiamo sia giunta la fine, c’è sempre un pettirosso che si mette a cantare (Paul Claudel) Foto di Carlabazar Continua a leggere Speranza
E’ l’ora del pensiero, libero e selvaggio. Galoppa rincorrendo, nella tundra del passato, ricordi sgualciti ed emozioni dimenticate, ora travestite da scampoli multicolori. Continua a leggere Mezzanotte
Osservo la vita che scorre, ora lenta ora impetuosa. Acqua irrefrenabile. Nel tragitto incontra massi, ostacoli, qualche cascata. Sembra ripetersi. Poi si disperde. Ed eccolo, placido e silenzioso rivolo. Continua a leggere Ineluttabilità
Lipogramma in A Le rose un poco sfiorite flettono le corolle sull’orlo delle ciotole. Si rincorrono le nubi sui tetti grigi. Nel profondo di un bosco, nel mezzo del blu ondoso, voli lenti di sontuosi lepidotteri un giorno remoto, come questo. Coinvolto si finge il mio cuore verso queste cose (il verde sul poggiolo gode l’ultimo tocco del sole) corre invece verso l’ignoto inseguendo orizzonti … Continua a leggere Rose (Filippo De Pisis)
Deliziate le cetonie – scudo verde dorato – fra petali di rose banchettano. Continua a leggere Brunch
Sintesi alfabetica A ggiogato B ellezza C onturbante D odicenne – E scogitato F lirt G enitrice – H umbert I nsidia L olita M orbosamente. N infetta O pportunista P referisce Q uilty. R abbioso, S coprendosi T radito, U cciderà. V endetta Z ozza. Continua a leggere Lolita
Nessun soldato. Fiori, indicano la strada. Continua a leggere La sottile linea rossa
“Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi:navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione,e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser.E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo,come lacrime nella pioggia.È tempo di morire.» Continua a leggere roy batt
“Che tu ci fai costì?”, s’indignò l’azalea. Confessò la felce, svelandosi rea: “Mi son detta: se da lì m’affaccio, godrò per sempre del suo abbraccio“. Divennero amiche per la pelle la felce e l’azalea, Continua a leggere Amicizia
e poi arriva Lei, e la natura ancora mi sorprende. Angeli metropolitani, in ogni cielo presenti. Impossibile resistere, vince l’amore. Continua a leggere il cielo sopra…?
Avvolta attorno sé come un calice s’ubriaca di rugiada mattutina. Continua a leggere Calla
Le parole scritte trillano, spesso urlano, a volte sussurrano. Il tempo non arresta il loro viaggio, senza sosta vibrano, vitali ed eterne. Continua a leggere Parole
Ci regalano a mazzetti l’uno all’altro stretti stretti. Profumiamo la primavera dal mattino sino alla sera. Con i nostri campanellini sembriamo vispi e chiacchierini. A riempir bordure siamo perfetti, siamo noi, siamo i mughetti. Continua a leggere Convallaria
I ndugia R egale I mmaginandosi S finge Continua a leggere So – stare
Aschenbach, aristocratico artista affetto attacchi angina, arriva alle apprezzate arcipelagose azzurre acque adriatiche. Allorché alloggia albergo, apollineo affascinante adolescente attrae attenzione, adescandolo. Autentico abbaglio ardente. Ah! Assurde aspettative abbarbicate all’anzianità avanzante: anelare, adorare, accarezzare, abbracciare … azioni assolutamente azzerate. Ammesso appena amore appagante anima. Amore altamente autodistruttivo. Aschenbach adotta acconciatura artefatta, agghindandosi astrusamente, aspirando ad apparire ancora acerbo. Appostato attenderà accenno appuntamento accomodante. Assorbirà amarezza. … Continua a leggere La morte a Venezia
Passi esitanti fra petali smarriti, tremulo tappeto Continua a leggere Caducità
Le umane genti, silenziose, passano. Indifferente è il mondo. Continua a leggere guerre
Oscure le radici dei desideri; affondano in luoghi ignoti e dimenticati dove il segreto ne nasconde la ragione. Continua a leggere desideri
Dicono tutti che per la mia cervicale i bagni di fieno siano la cura ideale. Detto fatto ci immergo subito la testa e rifaccio anche il look per la prossima festa. Davvero niente male sia per la messa in piega che la cervicale! Continua a leggere Bagno di fieno
Grappoli viola sospesi sopra di me mio nuovo cielo Continua a leggere Violet