
Equinozio
Riecheggiano cinguettii imperiosi dai nidi canterini. Ore sei del mattino. Primavera. Continua a leggere Equinozio
Riecheggiano cinguettii imperiosi dai nidi canterini. Ore sei del mattino. Primavera. Continua a leggere Equinozio
Lipogramma in A Sei meritevole Ti meriti un essente sensibile che desideri le tue chiome in scompiglio, e non colpevolizzi i motivi che urgono un veloce risveglio, o i demoni che t’impediscono il sonno. Ti meriti un essente sollecito che ti presti protezione, che si divori il mondo mentre incede con te, sentendo il tuo tocco perfetto per i suoi sensi. Ti meriti un essente … Continua a leggere Ti meriti un amore (Estefania Mitre)
T remando R icercaste I llusorio C ambiamento. I ncontraste C upo, L ivido O rizzonte Continua a leggere Quello che è rimasto
Giallo riappare. Inverno a primavera porge il passo Continua a leggere Alternanze
Ma Elide m’ama? Ama me, Elide! Mai Elide ama me. Elide ama Delia. M’ama Ilde? Dai, Ilde, amami! Amai Ilde? Ilde ama Emma. Dama Ida m’ami? Ida ama Ilde. Medea? L’amai. Ma Medea ama Lia. Emma, dì “Amami”. Emma ama Lidia. Lidia ama me. Ma a me di lei …. Alida ama Elide. Alda ama Amelia. Delia ama Ida. Alda ama Lia. Ada ama Lidia. … Continua a leggere Amamelide
Barbablù, bruttissimo barbarico benestante, branca bellezze brune/bionde – Brigida, Bettina, Berta, Brunilde, Bice, Barbara – bullizzandole, bistrattandole, bastonandole, brutalizzandole. Bunker blindato. “Benarrivata, Beatrice!” Barbablù, borioso, bamboleggia bellissima biondina,“beneficia buontempo bighellonando bellamente; brama; bottina broccati, brillanti, bijoux; brinda bourbon, brandy, barbera; banchetta braciole, brasato, bollito …Bada bene, bellezza! Bandisci botola! Benaltro bilancerà buio, bagnato bugigattolo”. Barbuto brandisce berretto, bisaccia: “Bivaccherò: business, baratti” blandisce baciandola. Bea balla … Continua a leggere Barbablù
Miracoli della tenerezza: ci fa entrare in un mondo che non serve a niente, dove siamo tutti stranieri e non ci salviamo a vicenda probabilmente, ma almeno ci perdiamo insieme. Continua a leggere Tenerezza (Chandra Livia Candiani)
Fu il crollo dell’incontrovertibile. Non più i binari corsero paralleli. Si fusero nella coltre di fumo laggiù, all’orizzonte, e il vocio superò lo sferragliare del treno e poi le grida, le invocazioni e le parole mute che ancora oggi stentano a nominare l’indicibile. Foto: Orta, 2009 Continua a leggere Binario 21
E’ giunto il momento di metterci un punto. Nel senso del punto fermo, quello che va a capo, quello che chiude un periodo prima di passare ad altro argomento. Odio quel punto che non richiede di inserire uno spazio, che gioca ad alternarsi fra singole lettere. Odio il punto delle abbreviazioni. Attenta alla mia stessa essenza e brucia ogni mia libertà. Potrò, finalmente, dar voce … Continua a leggere La parola si ribella
Sfida la gravità. Sogna e cerca un’altra vita, un’altra realtà. Continua a leggere Punti di vista
Prode calicanto, un fiato di vento profumo di gennaio nell’aria Continua a leggere Fiore d’inverno
Alle donne in gennaio nate, tenaci, meditabonde o innamorate, se del Capricorno condividono il segno, trascorrano un anno di fruttuoso impegno. Continua a leggere Capricorn One, and Two, and Three …
Sia nella luce del giorno o nella notte scura dal cielo sopra di noi vorremmo fugare ogni paura. Forse è per questo che nel buio d’ogni fine d’anno scintillii, botti e scoppi scacciano l’affanno. Ma c’è anche chi controvoglia deve stare fuori e con occhi diversi guarda altri sinistri bagliori: muto, impaurito e senza clamore impotente assiste alla gente che muore. In questa identica coltre … Continua a leggere Filastrocca di San Silvestro
Barba alla vecchia maniera? Tutti la vogliono, che parapiglia! Altroché quel tal Figaro che esercita a Siviglia. “E il suo taglio è il più a buon mercato“ proclama un cliente dal cranio tutto pelato. Spunta di qui, radi di là, dal nuovo barbiere gran parapiglia! Foto: Il carro dei mestieri, Villa Erba, Cernobbio, 2022 Continua a leggere Coiffeur pour hommes
N ascono A ncora T remanti A neliti L ibertà E mancipatoria Foto: Villa Bernasconi, Cernobbio, 2022 Continua a leggere Donne
Intimorito bisbigliò il pulcino all’elefante: “Confronto a me sei proprio un gigante“. “Crescono dentro di me solo poche parole, ma scaldano e illuminano più del sole“ rispose con orgoglio il saggio filosofo elefante. Foto: Pulcini a Villa Bernasconi, Cernobbio, 2022 Continua a leggere I librini di PulcinoElefante
L ‘ U scio C olorato I rradia A llegrezza Continua a leggere Porte
Lipogramma in O Alle frasche dei salici E chi avrà l’ardire di cantare d’innanzi alla furia dei tiranni che alle genti reprime il pulsare della vita? E chi avrà l’ardire di cantare davanti ai derelitti lasciati muti nelle piazze sull’erba dura gelata dalla brina? E chi avrà l’ardire di cantare fra le lacrime di smarriti fanciulli, urlanti per le madri spezzate, e mamme straziate per … Continua a leggere Alle fronde dei salici (Salvatore Quasimodo)
Sfavillio di luci per meglio oscurare ciò che è scomodo vedere. Continua a leggere Artificio
Un cinquemila accartocciato per una maria nera piangente. Il cerchio delle mani strette e legate, dai polsi recisi, le vene bucate. La colpa è di loro? Ci si porta dietro gli sbagli. La musica in testa e la carta stagnola in fondo alla tasca. Lo sguardo perduto, il sonno pesante, la testa che scoppia. Free love, not war. Drug and flowers, not work and power. … Continua a leggere Addicted
Muto mi fissi. Nulla è peggio di ascoltare senza sentire. Indifferenza. Foto: Cà dell’oreggia, Milano, 2022 Continua a leggere Sordità
S’invola lo sguardo pigra danza di gambe sottili nelle silenti acque autunnali. Foto: Villa Invernizzi, Milano, 2022 Continua a leggere Villa Invernizzi
Due irlandesi alticci si scambiarono della casa l’ingresso, dopo aver di notte in un pub bevuto in eccesso. Si tinsero allora tutte le porte di diversi colori, per facilitare il rientro degli sbronzi da fuori. Mai più capitò che irlandesi beoni sbagliassero ingresso. Continua a leggere Le porte di Dublino
Ti frego l’onore. Lo senti l’odore? Lì fuori c’è un uomo che muore. Ti sputo in un occhio. Ti acchiappo. Mi stringi. Quell’uomo che muore lo urti e lo spingi. Non dici parola. Mi guardi. Lo senti? E’ l’uomo che muore con mille lamenti. Io piango. Tu ridi. Sei solo un teppista. L’uomo che muore, muore per mano fascista. Lo sento. Tu godi. Tu godi … Continua a leggere Piazza Cavour
Ti ho perso quando il giorno rideva insieme a te, i sogni appesi sui rami erano germogli di primavera. Ti ho perso quando cercavi appartenenze nuove: l’aquilone ala dell’albatro, la bolla di sapone sorella della nuvola, la scatola di cartone casetta di fate e gnomi, il caleidoscopio l’universo in mano, il futuro un avvenire remoto. Sei svanito quando tenevi il domani stretto nel pugno, per … Continua a leggere Era già stato
Si è fermata l’ora, sospesa fra i rami dorati. Nel silenzio infranto un’ombra zampetta fra scaglie di luce nel rame brunito di foglie cadute. Volta il musetto il mite scoiattolo. Per un solo attimo, i suoi occhi, neri e rotondi, annegano nei miei. Goccia di tenerezza rende dolce la giornata e rallegra l’anima. (Foto di Carlabazar) Continua a leggere Incontri
Mattino d’ottobre accendono il giorno le foglie scarlatte Continua a leggere D’ottobre
Mi piace contare i gradini che portano alla dimora estiva. Nel sentiero della mulattiera ne conto settantasei, dolcemente intervallati per concedere respiro al passo. Sono il profumo del caprifoglio dell’estate imminente e il sapore delle more selvatiche dell’autunno incalzante ad accompagnare discese e salite, mentre il conteggio scandisce la distanza percorsa. Mi piace contare i gradini. So che dal cancello sono nove quelli a immettermi … Continua a leggere Gradini
Fu Futile Figuro (tautogramma in F) Futile Figuro – frustrato fardello fastidiose faccende familiari – fronteggia fatalità frontiera francese. Fortuità, fortuna? Fruttuose finanze faranno finire fatiche, finché fogli fanfaroni formalizzeranno fittizia funesta fine Figuro. “Fui, finii???”. Farneticano. “Fuggirò, fottendomene frottole fangose”. Fallace follia: fare fagotto, fingere fasulla figura. Finalmente fiuta felicità, fregandosene fallimento familiare. Figuro favorirà fioritura facce fresche, flirt, fiduciose fratellanze. Fulmineo fidanzamento femmina, … Continua a leggere Il fu Mattia Pascal
Catturano l’ultimo tepore scordato da un’estate distratta. E’ l’orologio delle ombre che avverte le sagge tartarughe. Lentamente si affrettano a terminare lo scavo nella nera terra, più friabile dopo la pioggia. Le notti ora sono fresche, nel meriggio compaiono, a tratti, con un cammino indolente e svogliato. Sfuggono ai tempi bui e cupi, le sagge, sanno che il vero riparo sta dalla parte delle radici. … Continua a leggere Festina lente