Attimi

Talvolta accade. Si percepisce la voglia di vivere. La senti, per un attimo, sfiorarti come una brezza, un fresco refolo. E’ un momento inafferrabile, ammaliante. E’ un incantesimo  fatto di nulla: una musica, il sole sulla pelle, un caldo abbraccio, un sorriso. Ci può essere della gioia nel ritrovarsi vivi. Talvolta. Continua a leggere Attimi

furto

Ridammi il tempo che mi hai sottratto con le illusioni e le favole; ridammelo ora, prima che si inaridisca o si disciolga in una pozza scura. L’hai rubato profittando della mia distrazione mentre ero concentrata a costruire la vita. Me lo hai sfilato silenziosamente dalla tasca, durante un ballo di teneri sguardi. Ora ha un aspetto logoro, che ne hai fatto? Mia la colpa: non … Continua a leggere furto

Era già stato

Ti ho perso quando il giorno rideva insieme a te, i sogni appesi sui rami erano germogli di primavera. Ti ho perso quando cercavi appartenenze nuove: l’aquilone ala dell’albatro, la bolla di sapone sorella della nuvola, la scatola di cartone casetta di fate e gnomi, il caleidoscopio l’universo in mano, il futuro un avvenire remoto. Sei svanito quando tenevi il domani stretto nel pugno, per … Continua a leggere Era già stato

Lacrime

Ho consumato per amore lacrime calde e gentili Ho sprecato per rabbia lacrime aspre come zenzero Ho usato per disperazione lacrime di fuoco Il dolore ha esaurito le grandi lacrime salate Quelle che restano, prima della grande siccità, hanno un sapore amaro, e restano lì, sulla soglia – codarde – incapaci di scendere. Continua a leggere Lacrime

Thich Nhat Hanh – “La pace è ogni passo”

“Quando pianti lattuga, se non cresce bene, non dai la colpa alla lattuga. Cercate le ragioni per cui non va bene. Potrebbe aver bisogno di fertilizzante, o più acqua, o meno sole. Non dai mai la colpa alla lattuga. Eppure se abbiamo problemi con i nostri amici o familiari, diamo la colpa all’altra persona. Ma se sappiamo prenderci cura di loro cresceranno bene come la … Continua a leggere Thich Nhat Hanh – “La pace è ogni passo”

Gradini

Mi piace contare i gradini che portano alla dimora estiva. Nel sentiero della mulattiera ne conto settantasei, dolcemente intervallati per concedere respiro al passo. Sono il profumo del caprifoglio dell’estate imminente e il sapore delle more selvatiche dell’autunno incalzante ad accompagnare discese e salite, mentre il conteggio scandisce la distanza percorsa. Mi piace contare i gradini. So che dal cancello sono nove quelli a immettermi … Continua a leggere Gradini

Il fu Mattia Pascal

Fu Futile Figuro (tautogramma in F) Futile Figuro – frustrato fardello fastidiose faccende familiari – fronteggia fatalità frontiera francese. Fortuità, fortuna? Fruttuose finanze faranno finire fatiche, finché fogli fanfaroni formalizzeranno fittizia funesta fine Figuro. “Fui, finii???”. Farneticano. “Fuggirò, fottendomene frottole fangose”. Fallace follia: fare fagotto, fingere fasulla figura. Finalmente fiuta felicità, fregandosene fallimento familiare. Figuro favorirà fioritura facce fresche, flirt, fiduciose fratellanze. Fulmineo fidanzamento femmina, … Continua a leggere Il fu Mattia Pascal

Festina lente

Catturano l’ultimo tepore scordato da un’estate distratta. E’ l’orologio delle ombre che avverte le sagge tartarughe. Lentamente si affrettano a terminare lo scavo nella nera terra, più friabile dopo la pioggia. Le notti ora sono fresche, nel meriggio compaiono, a tratti, con un cammino indolente e svogliato. Sfuggono ai tempi bui e cupi, le sagge, sanno che il vero riparo sta dalla parte delle radici. … Continua a leggere Festina lente

Autunno

Chiacchierano le foglie sotto i passi. Iniziano ad arrossire le bacche dell’agrifoglio e si fanno scarlatte le lucide bucce dei tondi melograni. Nell’ultimo obliquo riflesso che incendia il lago, si ode lo sciabordio dei remi, una barca scivola lieve, il pescatore attende, paziente. Dal bosco l’eco remota della motosega si fa crepitio di ciocchi secchi. Lingue ipnotiche di fiamme illuminano il camino, riscaldano e inducono … Continua a leggere Autunno

Settembre (Vittorio Sereni)

Lipogramma in E Il nono sul datario L’aroma d’autunno sfuma fra i giardini, l’animo si turba: il lago un poco si ritira da noi, mostra scorci di spiaggia colmi di inutili rifiuti, voganti infranti, tramagli strappati. L’alito arioso, indorando filari di grappoli d’uva, già inclina, prossimo alla stasi, i vaghi, chiassosi giorni agostani. In un futuro ormai corto il cammino si farà più coraggioso, misurando … Continua a leggere Settembre (Vittorio Sereni)

Vicoli

Mille e più storie transitano quotidianamente in questi angusti spazi. Musiche, voci, talvolta urla, scrosciano dalle finestre in un flusso inarrestabile di vivace umanità. I muri, spesso indiscreti, ascoltano il poetico rumore delle vite altrui. La notte, le stesse viuzze appaiono minacciose; i passanti le percorrono timorosi, con sguardi sfuggevoli e passi svelti che risuonano sinistri nel silenzio malizioso, ricco di seducenti quanto ignote e … Continua a leggere Vicoli

Scrivere (Pietro Citati, L’armonia del mondo)

Quando scriviamo, la gioia di esprimerci sembra più pura: cogliamo un pensiero, afferriamo un’immagine e cerchiamo di fermarli per sempre -netti, definitivi. Sappiamo bene che la gioia maggiore non è nella precisione: ma nella voce lontana, che parla in noi, nel remoto vento che ci trascina, giungendo da chissà dove. E ci obbliga a dire cose che non sapevamo. Continua a leggere Scrivere (Pietro Citati, L’armonia del mondo)