Questa luce,
residuo di un giorno
che silenziosamente va a posarsi
sulla lunga pila
dei fratelli ormai trascorsi;
questa luce truffaldina,
regalo d’aprile
e di un’ora che non sa scegliere
se essere crepuscolo
o ancora meriggio;
questa luce che solletica
desideri e pensieri,
che mescola nostalgia e fermento,
è una luce propizia
all’estate che si fa prossima
e cura e lenisce
le ferite del cuore.