C’era fermento quel 19 febbraio 2002: il giorno seguente sarebbe stato PALINDROMO! (si sentiva ovunque declamare)
Il mio unico approccio con tale termine avvenne attraverso una rivista di enigmistica, decifrando eccentriche frasi come “Attici di città” o “i bar arabi”.
Con l’arrivo del secondo millennio, scaramantici e creduloni hanno assegnato nuovi oscuri significati ai numeri ed alle loro composizioni.
Un giorno palindromo, la cui trasposizione scritta sino a ieri sarebbe stata solo una banale sequenza numerica, oggi è foriero di buona sorte, segno di buon auspicio, alibi per grandi speranze.
Duezerozerodueduezerozerodue, misteriosa filastrocca, spirale senza fine, moto perpetuo, illusione ottica.
Attendevo perciò la magica data con trepidazione: troverò un nuovo amore, vincerò al lotto, avrò una promozione, dopo il provino sarò selezionata come protagonista.
Quella fortuna mi spettava di diritto, i numeri non mentono (si dice).
Ho provato in seguito a riporre fiducia nel primo febbraio 2010, nell’11/02/2011, nel 21/02/2012… ed oggi, dodicifebbraioduemilaventuno, sono qui, davanti al calendario, con un residuo di speranza mentre osservo il mio gatto che mi scruta e… pare stia ridendo.