Esercizio: Scrivere una breve biografia di Evelyn Dora Marriett (Boston 1918, Gignese 1999)
Evelyn Dora Marriett divenne famosa con l’appellativo di “donna con 3 occhi” e per lei fu proposto il processo di beatificazione.
Nacque a Boston nel 1918 da madre italiana e padre irlandese, figlia di speranzosi e illusi immigrati. Appena venne alla luce, il suo terzo occhio si presentava chiuso, come una sottile cicatrice posta tra le sopracciglia, proprio lì, dove iniziava la discesa del suo naso lungo e sottile.
Nessuno ci fece troppo caso.
Al compimento del primo anno di vita, quello che sembrava uno sfregio o una piccola ruga si dischiuse mostrando tutto l’apparato di un occhio umano: bulbo, iride, cornea e cristallino compreso.
Uniche assenti le ciglia.
Inutile raccontare le ovvie reazioni dei componenti della famiglia che cercarono in tutti i modi, negli anni a venire, di occultare quell’onta, quel misto di segno demoniaco e dono di preveggenza.
La madre si affrettò ad acquistare uno stock di colorati foulard che giornalmente calava sulla fronte della figlia impedendole di uscire a capo scoperto.
In realtà quello strano scherzo della natura a nulla serviva: la pupilla roteava autonoma da destra a sinistra senza che al cervello arrivasse alcun segnale da elaborare per ricavarne un’immagine.
Fattasi donna Evelyn, nonostante le restrizioni e l’infanzia da reclusa, sviluppò un particolare senso dell’umorismo ed un acume non comune che la portò, un po’ per celia e un po’ per necessità (da tempo era in cerca di un impiego), a fingersi veggente in virtù di quel dono che, se ne deduceva, doveva senza dubbio consentirle di “vedere” ciò che ai più risultava precluso.
Fu un successo ma solo per un breve periodo: l’America che avanzava, quella dei drive-in e del rock’n roll, si allontanava a grandi passi dalla spiritualità, divenendo per Evelyn terreno arido.
Non perdendosi d’animo, con rara lungimiranza, valutò l’Italia, bigotta e credulona, il posto adatto dove fare proficui affari.
Si trasferì così in un paesino del Piemonte, Gignese, dove venne accolta e venerata come potente oracolo e lì trascorse la sua esistenza terrena sino all’età di 81 anni.
Si dice abbia fatto i soliti miracoli: ridato la vista a ciechi, liberato posseduti dal demonio, ricondotto sulla retta via donne di malaffare.
Si ha tuttavia la certezza di un solo miracolo, che si potrebbe definire, con un ossimoro, laico: gli eredi trovarono nella casa dell’anziana un “tesoretto” da un milione di lire (presto dimezzato dall’introduzione dell’euro).
Affascinante come storia,il terzo occhio permette di vedere l invisibile il mondo dello spirito,complimenti
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