L’ultima unghia
Nella sala d’aspetto della stazione, molte teste rivolte verso l’alto seguivano lo sviluppo del susseguirsi dei ritardi. La situazione pareva ancora instabile e infatti le caselle del tabellone elettronico ripresero a girare vorticosamente, aggiornandolo con nuove cifre.
Laura iniziò a mangiarsi nervosamente l’unghia del dito medio: il suo treno ora mostrava ulteriori venti minuti di attesa. La giovane donna seduta accanto a lei, bonariamente fece un cenno di comprensione, annuendo ai suoi borbottii: “L’unica cosa da fare è rassegnarsi”.
Come per un tacito accordo, le due iniziarono a chiacchierare del più e del meno per ingannare il tempo che le separava dalla loro destinazione.
“Non riesco proprio a smettere” esclamò a un certo punto Laura, vedendo una goccia di sangue uscire dalla cuticola smangiucchiata.
“Beh, ognuno cerca a modo suo le vie migliori per controllare lo stress. Se le interessa, ho una divertente storiella da raccontare sulle cattive abitudini”.
Laura guardò la donna incuriosita.
“Roberta, collega e moglie del mio direttore Luca, aveva il vizio di mangiarsi le unghie, in particolare l’unghia del mignolo, e se ne rammaricava tanto quanto criticava il marito di fumare troppo. Non che ne andassero fieri, s’intende. Entrambi avevano cercato più volte di smettere, ma il successo durava al massimo una settimana”.
Laura abbozzò un sorriso di condiscendenza.
“Convinticomunque di porre fine a queste loro debolezze,cercarono un’ingegnosa soluzione fai da te: ogni volta che l’uno o l’altra si scoprivano intenti nella malsana abitudine, o vi avessero ceduto anche quando distanti, avrebbero pagato pegno scambiandosi il vizio, ovvero Roberta si sarebbe fumata una sigaretta e Luca avrebbe rosicchiato l’unghia del mignolo sino a consumarla”.
“Che tipi originali! E ha funzionato?”
“Per Roberta non fu semplice. A ogni boccata di fumo tossiva a più non posso,accompagnata da un senso di nausea, mentre Luca si vergognava così tanto di mettere il dito in bocca che, rompendo il patto, riprese a fumare”.
“E Roberta invece?”
“Oh, lei raggiunse il suo obiettivo: passato un po’ di tempo abbandonò il mignolo perché dopo tanti tentativi si abituò al fumo e lo trovò molto più appagante del rosicchiarsi l’unghia!”
Le due donne scoppiarono a ridere, quasi senza accorgersi che l’altoparlante finalmente annunciava l’arrivo del treno.
Esercizio: scrivere un racconto avente come soggetto l’unghia