Alla luna (lipogramma in O)

Mia splendida luna, pensa…

un’annata è già passata su questa duna

da che venni, inquieta, a rimirarti

e tu pendevi in quell’istante sulla selva

tal quale attualmente fai, che tutta la rischiari.

Ma la tua immagine appariva

tremula ed annebbiata

per le lacrime fluite in su le ciglia,

perché travagliata era mia vita

ed è, né cambia stile

mia diletta luna. Eppur mi dà pace

il rammentare e numerare gli anni

della mia mestizia. Ah quant’è apprezzabile

in tenera età, in cui la speranza

ha lunga strada avanti a sé

ed alle spalle breve è la reminiscenza,

il rimembrar delle passate vicende,

anche se tristi e l’infelicità permane.

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