Non c’è giustizia.
Devo starmene qui, accontentarmi della fragranza del rosmarino e sperare nel passaggio di qualche anima buona per una carezza di conforto.
Beati i tempi in cui i padroni facevano a gara per essere loro, grazie a me, a poter mettere il naso fuori casa.
Poi ci si è messo di mezzo il sindacato a protestare per un ipotetico maltrattamento della razza canina. Sarà sicuramente colpa dei pechinesi, insulsi e pigri cani da salotto, che pur di eliminare l’eccesso di uscite hanno scelto la via dell’opposizione dura e dell’isolamento totale.
Ma a me il sole a scacchi non è mai piaciuto.