Autore: lou
Rainer Maria Rilke
“Quando i miei pensieri sono ansiosi, inquieti e cattivi, vado in riva al mare, e il mare li annega e li manda via con i suoi grandi suoni larghi, li purifica con il suo rumore, e impone un ritmo su tutto ciò che in me è disorientato e confuso” Continua a leggere Rainer Maria Rilke
Violette Leduc
“La carezza sta al brivido come il crepuscolo al lampo” Continua a leggere Violette Leduc
IL senso del Tempo
Ho sempre avuto quello che chiamo il “senso del Tempo”. Quando, ancora bambina, osservavo l’amata nonna preparare con meticolosa cura il rito serale del pediluvio, la mia attenzione si soffermava sulle sue dita forgiate da anni di costrizione nei vari tipi di calzature, sulla sua carne callosa e la pelle maculata e grinzosa, così diversa dalla mia, rosea, flessuosa e morbida. Già pensavo che un … Continua a leggere IL senso del Tempo
Volti…to be continued…
Disperazione (?)
Dopo un inaspettato e funereo evento, mi sono ritrovata a riflettere sul concetto di Disperazione: pare sia inversamente proporzionale all’età. Nei giovani l’inesperienza fa credere che taluni fatti che ostacolano il tranquillo scorrere della vita siano insuperabili, irrisolvibili, che certe situazioni siano “senza ritorno”. Impreparati al mondo, ci si ritrova in un vortice discendente che occulta ogni via d’uscita. Nel mezzo del cammin, citando il … Continua a leggere Disperazione (?)
Il calore del sangue – Irène Némirovsky
“Un gruppo di persone in età matura emana un senso di imperturbabilità: i loro organismi danno l’impressione di aver digerito tutte le portate pesanti, amare o piccanti della vita, eliminato tutti i veleni, e per dieci o quindici anni essi si trovano in uno stato di equilibrio perfetto, di invidiabile salute morale. Sono soddisfatti di sé. Il faticoso e vano lavorio con cui la giovinezza … Continua a leggere Il calore del sangue – Irène Némirovsky
annus noster 2025 (preghiera laica)
Nuovo anno nostro che giungi a noi splenda la tua cifra nel tempo a venire. E’ il tuo momento, fa del tuo meglio, sia in cielo sia in terra. Dacci oggi il nostro scopo quotidiano, perdona gli sbagli che commetteremo, faremo lo stesso con te. Non tentarci con insidiose occasioni e liberaci dalle guerre. Grazie. Continua a leggere annus noster 2025 (preghiera laica)
nel vuoto
E’ in questo spazio, di nulla e di vuoto, che ritrovo me stessa, la mia identità, la mia essenza. In questo vuoto in cui è racchiuso ogni angolo d’universo; uno spazio ove dimorano mille pensieri inespressi; dove, nel silenzio, al ritmo di un respiro, scorrono e volteggiano i desideri, lasciando una scia di luce soffusa, sottile ed evanescente, come la vita stessa. Continua a leggere nel vuoto
Dopo il concerto “Faber experience”
Per tutti sei il fragile amico dalle ballate dal gusto antico, con rime baciate ed incrociate in ogni dove sempre apprezzate. Cantavi gesta di povera gente che non aveva mai contato niente e restituivi pari dignità a loro sottratta dalla società. Senza confini con il tuo ingegno mettevi in rima tutto lo sdegno verso i borghesi e benpensanti che indifferenti andavan avanti male dicendo quei … Continua a leggere Dopo il concerto “Faber experience”
Femminicidi (quesiti)
L’amore, sotto qualsiasi forma, è un’esigenza, una necessità; l’ossigeno, la prima cellula, la chiave di volta dell’esistenza. La sua mancanza genera mostri. Voraci, assetati, contaminati da livore e tristezza. Diviene intollerabile la visione dell’altrui appagamento sino ad estreme conseguenze. Dall’amore all’odio, sommità che si congiungono. I soliti Eros e Thanatos? Questo dovrebbe farci comprendere e accettare ciò che oggi accade? La violenza ammorba il nostro … Continua a leggere Femminicidi (quesiti)
Casa
Gli anni passati a vagare non sono bastati. Non sono stata in grado di trovare il mio posto, la mia casa. Ovunque approdassi era il bisogno di ripartire la prima delle sensazioni. Via, ancora una volta, alla ricerca di una collocazione. Erro, straniera nel mondo, cieca, incapace di fondermi, di sentire l’abbraccio, col desiderio di fluire come acqua e la sensazione di essere pietra. Continua a leggere Casa
Anime cave
Forse qualcuno, un tempo, ti avrà amata. Forse tua madre o il tuo sposo, forse Dio. Ma tu… non te ne sei accorta. L’amore potrebbe essere scivolato sul tuo corpo, impermeabile ai sentimenti, e tu non ne hai percepito il passaggio. Così hai covato rancore per questo dono negato. Verso tua madre, il tuo sposo, Dio. Pensavi che l’amore avesse un altro volto e non … Continua a leggere Anime cave
Edvard Munch
Autunno
Sei l’amico burbero dal caloroso abbraccio. Bentornato! Continua a leggere Autunno
Girls just want to have fun
Le donne sono divertenti, ridono in gruppo, leggere e gioiose. Parlano di tutto, senza la pretesa di insegnare sempre qualcosa. Non hanno l’ambizione di lasciare una traccia nel mondo, solo il desiderio di renderlo più leggero. Sanno amare come madri anche quando non lo sono. Sono coraggiose e forti; perché ci vuole coraggio quando sei la parte più debole, quando la tua voce è più … Continua a leggere Girls just want to have fun
osservazioni
Guardo. Intorno a me. Il mio mondo. Ora guardo fuori. Gente. Il mondo degli altri. Alzo lo sguardo. Lontano. Altri mondi individuali. Ora osservo in alto, l’infinta volta celeste, dove la notte si accendono i misteri del buio profondo. Mi chiedo allora, cosa siamo? Niente…non siamo niente. Continua a leggere osservazioni
C’è una crepa, una crepa in ogni cosa…è da lì che entra la luce. (Leonard Cohen) Continua a leggere
Elogio del mio coniglio
Mi fissi, di sguincio, col tuo occhio destro. Pare inespressivo ma io ci leggo, oltre alla parsimoniosa fiducia (non fuggi via e mi consenti di accarezzarti mentre sembri sonnecchiare) una sempiterna diffidenza. Tu, eterna preda, sei consapevole di non poterti concedere con leggerezza a chi afferma di amarti. Dovresti insegnare a noi donne questo “amore guardingo”: quell’abbandonarsi all’altro con occhi socchiusi ma con le orecchie … Continua a leggere Elogio del mio coniglio
Ricordi
Veleggiano instancabili su oceani di attimi Continua a leggere Ricordi
notte
la città e muta, invadente il chiasso dei miei pensieri Continua a leggere notte
Da “Argo il cieco” di Gesualdo Bufalino
Venne il giorno del gran ballo all’aperto, un martedì sera, ch’era il ferragosto del cinquantuno. […] Mi alzo, m’affaccio dalla ringhiera sulla tenebra della valle. C’è un silenzio! Benché, voltandomi, turbina il girotondo di commovente illusione, girano dame con cavalieri, sorridono, ridono i futuri defunti, le future buonanime del millenovecentonovantanove… Ignari che un’orda invisibile di neonati e neonate, chiusa per ora nei loro lombi, nelle … Continua a leggere Da “Argo il cieco” di Gesualdo Bufalino
Luci
Costellazioni di lucciole custodi delle mie solitudini Continua a leggere Luci
Sliding doors
Eteree figure popolano la mia volta celeste. Talvolta fanno capolino insinuandosi nei miei sogni. Tornano. Migliori, perfette, fantastiche, in un immaginario presente, propongono realtà alternative. Sono le scelte che non ho fatto, le opzioni abbandonate, le possibilità perdute. Diversi scenari ormai dissolti, scacciati dal vissuto, si ripresentano, tronfi e ingannatori, rivendicando il proprio valore scioccamente ignorato. Abbracciati a mister rimpianto annegano la nostalgia in generosi … Continua a leggere Sliding doors
Orfani
Dove siete parole amate? Possedute un tempo, catturate come farfalle in un retino, e poi rinchiuse in frasi banali; sfruttate, sciupate, abusate, stropicciate. Siete sfuggite, offese, nascondendovi. Senza di voi siamo perduti, siamo orfani senza pensieri. Continua a leggere Orfani
In mare
E poi mi sono persa, rincorrendo illusioni, con gli occhi serrati e l’anima confusa. Cercando un porto trovai solo mare aperto. Infinita acqua e lo spettro di Moby Dick. Continua a leggere In mare
silenzio
Lo senti il silenzio? Senti come pungola il tuo essere? Riesci persino a sentire il suo sapore, ora acidulo ora dolciastro. Puoi osservare la luce rifrangersi nel suo cristallo e carezzare la sua soffice essenza mentre ascolti il suo misterioso canto. “C’è un grande silenzio, dove non c’è mai stato suono. C’è un grande silenzio dove suono non può esserci” (da “Lezioni di Piano”) Continua a leggere silenzio
leggendo
Fremono, vibrano, i neri tratti, geroglifici dell’anima, di verità inespresse, mentre le gote si tingon di vermiglio. Continua a leggere leggendo
carpe diem
E’ ora il momento. E’ adesso l’ora dei sensi. Gusto il sapore rosso delle fragole, ascolto il languido suono dell’acqua, vedo bellezza in ogni dove, assaporo il profumo del giorno, accarezzo teneramente un gatto solitario. E’ ora la vita che bussa, ora il mio tempo. Continua a leggere carpe diem
Vespro
Questa luce, residuo di un giorno che silenziosamente va a posarsi sulla lunga pila dei fratelli ormai trascorsi; questa luce truffaldina, regalo d’aprile e di un’ora che non sa scegliere se essere crepuscolo o ancora meriggio; questa luce che solletica desideri e pensieri, che mescola nostalgia e fermento, è una luce propizia all’estate che si fa prossima e cura e lenisce le ferite del cuore. Continua a leggere Vespro
