Annegavi in un ruscello – poesia di (un giovane) Andrea G. Pinketts

Annegavi in un ruscello

sono accorso immantinente

e sfilandoti l’anello

detto t’ho: fra noi più niente

Mi guardavi un po’ allibita

affondando senza aiuto

con le affusolate dita

che accennavano a un saluto

 

Mi son chiesto: -val la pena

di bagnare il mio vestito,

se la sera prima appena

mi volevi per marito?

 

Ripensavo poi al momento,

alle bolle di sapone,

le parole che col vento

si son perse col tuo nome

 

e osservavo interessato

tutte quelle bollicine

che dall’acqua verso il prato

celebravan la tua fine.

 

E va bene, l’hai voluto,

ti ridò la tua cravatta,

il bambino mai cresciuto

che inventavi, vecchia matta.

 

 

 

2 pensieri su “Annegavi in un ruscello – poesia di (un giovane) Andrea G. Pinketts

    1. non è contenuta in un libro, l’ha raccontata la madre in un’intervista (la trova in rete) a Rolling Stone dicendo che si trattava di una poesia che Andrea scrisse per il giornalino scolastico 🙂

      "Mi piace"

Scrivi una risposta a Anonimo Cancella risposta