Ti frego l’onore. Lo senti l’odore?
Lì fuori c’è un uomo che muore.
Ti sputo in un occhio. Ti acchiappo. Mi stringi.
Quell’uomo che muore lo urti e lo spingi.
Non dici parola. Mi guardi. Lo senti?
E’ l’uomo che muore con mille lamenti.
Io piango. Tu ridi. Sei solo un teppista.
L’uomo che muore, muore per mano fascista.
Lo sento. Tu godi. Tu godi e ci credi.
Ma quell’uomo che muore, quell’uomo lo vedi?
(1975)
L’ha ripubblicato su TRACCE e SENTIERI.
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