Autunno

Chiacchierano le foglie sotto i passi.

Iniziano ad arrossire

le bacche dell’agrifoglio

e si fanno scarlatte le lucide bucce

dei tondi melograni.

Nell’ultimo obliquo riflesso

che incendia il lago,

si ode lo sciabordio dei remi,

una barca scivola lieve,

il pescatore attende, paziente.

Dal bosco l’eco remota della motosega

si fa crepitio di ciocchi secchi.

Lingue ipnotiche di fiamme

illuminano il camino,

riscaldano e inducono sogni.

Affondano i piedi

nello spugnoso tappeto muscoso

degli umbratili gradini;

un nido vuoto è caduto,

disfatto dalla pioggia insistente.

Piange il cielo,

si congeda dal giorno che muore.

Il soffio del vento tra i rami nudi

traccia invisibili sentieri di seta

per il vagabondo rumore della malinconia.

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