Il mio infinito (divertissement-che Leopardi mi perdoni!)

Sempre ostile mi parve questa piana
e lo scompiglio, che in ogni sua parte,
strada, via o piazza, regna.
Ma dall’alto del suo Duomo ammirando
sterminate strade e fantasiosi palazzi,
lievemente celati da una bruma sottile,
ed ascoltando soffusi schiamazzi 
e nostalgiche note lontane,
la meraviglia mi cattura
e il pensier mio è per coloro,
che senza fama o gloria
tutto questo realizzarono
ed ai loro volti e nomi che
nel mare del tempo naufragarono.

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