Dolce damigella, la vedo sempre tutta sola,
ma la vergogna mi vieta ogni parola.
Nascosto dallo scuro mantello, le porgo questa rosa
che, nel linguaggio dei fiori, non è certo poca cosa.
L’accetti, la prego soave damigella, e non sarà più sola.

Foto: Carnevale di Venezia 1988