Morte dei mesi estivi
Piovve nel buio notturno
sulle memorie dei mesi estivi.
Nell’oscuro uscimmo
entro lugubri tuoni di pietre,
fermi sul bricco reggemmo lumi
per scorgere il pericolo dei ponti.
Nel sole sorgente, smunti, vedemmo le rondini
sui fili di gocce intrise immote
cogliere gl’ignoti cenni del rientro –
e i loro riflessi rifulgere giù
nelle fonti con volti scomposti.
Testo originale di Antonia Pozzi
Piovve tutta la notte
sulle memorie dell’estate.
A buio uscimmo
entro un tuonare lugubre di pietre,
fermi sull’argine reggemmo lanterne
a esplorare il pericolo dei ponti.
All’alba pallidi vedemmo le rondini
sui fili fradice immote
spiare cenni arcani di partenza –
e le specchiavano sulla terra
le fontane dai volti disfatti.
Foto: Berna, 2010