NOTTE DEL MESE QUINTO
Ecco il cielo notturno del mese quinto,
celeste e sereno.
Sul cipresso cinerino
il plenilunio riluce,
e nel suo brillio
mormorio di sprizzi e gocciole di fonte
or sì or no giungono lei solo.
Poi d’occulto usignolo
si sente il motivo.
Un refolo di vento interrompe
lo spruzzo curvilineo
e un suono dolce
discende lungo tutto il sopito verde:
di un musico disperso nei mirti
e del suo violino perviene l’eco.
TESTO ORIGINALE DI NOTTE DI MAGGIO (ANTONIO MACHADO)