Uno dei cassetti di Annie Reeves conteneva – ho fatto questa lista per non dimenticarmene: la metà di una vecchia tenda di rasatello verde, piena di bruciature di sigaretta: due anelli da tenda, di ottone, rotti; una sottana macchiata, strappata sul davanti, di cotone bianco; due paia di calzini da uomo, pieni di buchi; un reggiseno, taglia 44, un modello del 1937, a mio avviso, di cotone rosa; una confezione ancora intatta di pannolini – non assorbenti, pannolini di stoffa: non avendone mai visto uno prima, li ho guardati affascinata, naturalmente; tre fazzoletti di cotone bianco macchiati di sangue, ricordo di un’emorragia dal naso di almeno dieci anni prima; due paia di mutande di seta artificiale rosa, non lavate, taglia media; tre cubetti di Oxo; un calzascarpe di tartaruga; una scatola di lucido bianco per scarpe estive da signora, indurito e crepato; tre fazzoletti di chiffon, uno rosa, uno azzurro e uno verde; un pacchetto di lettere col timbro del 1910; un ritaglio del Daily Mirror che annunciava lo scoppio della seconda guerra mondiale; alcune collane di perline, tutte rotte; una sottoveste di satin azzurro scucita di lato, da ambo le parti, per adattarla a fianchi più larghi; alcuni mozziconi di sigaretta.
la potenza della scrittura di Doris Lessing è anche questa: perfino un lista di oggetti ha valore letterario !!!
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