Amico fragile

Hai graffi sulla pelle e sull’anima. Hai assaporato il male e ne hai apprezzato il retrogusto. Hai rincorso sogni irrealizzabili e ancora corri, ma hai scordato la meta. Hai parole di rabbia ma voglia di sussurrare frasi d’amore. Hai amici invisibili inafferrabili, introvabili, inaffidabili, angeli sporchi di un paradiso fallito. Ora hai trovato una grotta ove abdicare alla vita affogando i ricordi tra pagine scolorite … Continua a leggere Amico fragile

Ai poeti – Emanuel Carnevali

Essenze di ogni bellezza popolare, violini dalle corde vibranti lunghe, soffici, delicate armonie – anche se sfiorati dalle ruvide dita del mondo, anche se sfiorati dalle fredde dita del dolore – pensate al giorno in cui, dormendo nelle vostre tombe, sarete svegliati dal tuono delle vostre voci e dal vento forte e gelido della vostra musica: poiché nel suolo fertile degli anni le vostre voci … Continua a leggere Ai poeti – Emanuel Carnevali

Barbablù

Barbablù, bruttissimo barbarico benestante, branca bellezze brune/bionde – Brigida, Bettina, Berta, Brunilde, Bice, Barbara – bullizzandole, bistrattandole, bastonandole, brutalizzandole. Bunker blindato. “Benarrivata, Beatrice!” Barbablù, borioso, bamboleggia bellissima biondina,“beneficia buontempo bighellonando bellamente; brama; bottina broccati, brillanti, bijoux; brinda bourbon, brandy, barbera; banchetta braciole, brasato, bollito …Bada bene, bellezza! Bandisci botola! Benaltro bilancerà buio, bagnato bugigattolo”. Barbuto brandisce berretto, bisaccia: “Bivaccherò: business, baratti” blandisce baciandola. Bea balla … Continua a leggere Barbablù

La parola si ribella

E’ giunto il momento di metterci un punto. Nel senso del punto fermo, quello che va a capo, quello che chiude un periodo prima di passare ad altro argomento. Odio quel punto che non richiede di inserire uno spazio, che gioca ad alternarsi fra singole lettere. Odio il punto delle abbreviazioni. Attenta alla mia stessa essenza e brucia ogni mia libertà. Potrò, finalmente, dar voce … Continua a leggere La parola si ribella

Filastrocca di San Silvestro

Sia nella luce del giorno o nella notte scura dal cielo sopra di noi vorremmo fugare ogni paura. Forse è per questo che nel buio d’ogni fine d’anno scintillii, botti e scoppi scacciano l’affanno. Ma c’è anche chi controvoglia deve stare fuori e con occhi diversi guarda altri sinistri bagliori: muto, impaurito e senza clamore impotente assiste alla gente che muore. In questa identica coltre … Continua a leggere Filastrocca di San Silvestro

Lei ed io

Lei sogna, colora la vita, trasforma in favola il quotidiano e  tutto appare fantastico. Io sopravvivo rassegnata nel mio mondo in bianco e nero priva di fantasia. Lei trasforma ogni banalità in mito, svelando sovente arcani misteri. Io osservo ciò che ho intorno e quel che vedo è prosaica realtà. Lei appare felice nel suo mondo fatato ed io ancora cerco la chiave per accedervi. Continua a leggere Lei ed io

Alle fronde dei salici (Salvatore Quasimodo)

Lipogramma in O Alle frasche dei salici E chi avrà l’ardire di cantare d’innanzi alla furia dei tiranni che alle genti reprime il pulsare della vita? E chi avrà l’ardire di cantare davanti ai derelitti lasciati muti nelle piazze sull’erba dura gelata dalla brina? E chi avrà l’ardire di cantare fra le lacrime di smarriti fanciulli, urlanti per le madri spezzate, e mamme straziate per … Continua a leggere Alle fronde dei salici (Salvatore Quasimodo)

Mostri

Ci trasferimmo al terzo piano di un’elegante palazzina in città. Allora avevo 11 anni. Venne ad abitare sopra di noi una giovane coppia con una figlia, Anna, mia coetanea. Mia madre era entusiasta: avrei avuto una amica nel palazzo con la quale poter giocare ogni giorno. I nuovi vicini si dimostrarono però molto riservati col risultato che, la tanto agognata amicizia fra me e Anna, … Continua a leggere Mostri