La storia di Rosaspina

Lipogramma in E

Si narra una fiaba in cui una coppia di sovrani, privata dalla gioia di

figli, soddisfò dopo molti anni il suo bisogno.

Fu un tripudio di inviti, tutti, ma proprio tutti, si riunirono a congratularsi con gli sposi, brindando con calici ricolmi. Fra gli astanti, solo una fata risultò non invitata. Ciò fu causa di una sua ira profonda.

Infatti ogni altra fata donò alla sopraggiunta bimba virtù mirabili, al contrario la fata non inclusa lanciò un oracolo tragico:

A quindici anni la puntura di un fuso morir ti farà!”.

Ma un’altra fata trasformò il vaticinio in un sonno di tot anni (ai pignoli: il doppio di cinquanta).

Così fu: la ragazzina Rosaspina a quindici anni toccò un fuso. Da allora ogni cittadino, inclusi Rosaspina più tutti gli animali, furono bloccati in un sonno catatonico.

Intorno alla rocca si formarono aggrovigliati arbusti spinosi, così il borgo fu proibito a tutti coloro smaniosi di unirsi a Rosaspina.

Trascorsi 99 anni più uno, capitò un fatto miracoloso: colorati fiori profumati sostituirono i rami spinosi.

Un giovanotto fascinoso arrivò al borgo, varcò il fortilizio, si trovò innanzi una magnifica ragazza dagli occhi chiusi: innamoratosi di colpo, la baciò.

Risultato conclusivo? Ovvio no? Si sposarono.

Foto: 2019 · Da “The Small Briar Rose” del pittore preraffaellita Edward Burne-Jones, 

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