Ai poeti – Emanuel Carnevali

Essenze di ogni bellezza popolare,

violini dalle corde vibranti

lunghe, soffici, delicate armonie –

anche se sfiorati dalle ruvide dita del mondo,

anche se sfiorati dalle fredde dita del dolore –

pensate al giorno in cui, dormendo nelle vostre tombe,

sarete svegliati dal tuono delle vostre voci

e dal vento forte e gelido della vostra musica:

poiché nel suolo fertile degli anni

le vostre voci fioriranno mutando in tuono,

la vostra musica muterà in vento che monda e genera.

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